labirinto della masone
Itinerari

Il Labirinto della Masone, un dedalo da primato mondiale

A Fontanellato in provincia di Parma si trova il Labirinto della Masone, il più grande a livello mondiale, con un’estensione di 8 ettari pari a circa 11 campi da calcio e un percorso interno di 3 km, un posto unico in cui è facile perdersi ma stimolante uscirne grazie alle mappe.

A delimitare i percorsi sono state utilizzate piante di bambù di 20 specie diverse la cui specialità verrà spiegata in seguito.

Cappella del Labirinto

All’interno del labirinto c’è una cappella a forma di piramide unita in monoblocco ad un’abside ( struttura architettonica a pianta semicircolare ) dettaglio questo che ne conferisce una connotazione di atipica chiesa cristiana.

L’opera in generale è un complesso di stile neoclassico che ha un museo con oltre 500 fra dipinti e sculture e oggetti d’arte oltre che una biblioteca con migliaia di volumi con preziose legature e uno spazio ospitante mostre temporanee.

L’ideatore di questo elegante dedalo è Franco Maria Ricci editore, designer e collezionista d’arte.

Ma chi è dunque Franco Maria Ricci e come è nata l’idea apparentemente bizzarra di un gigantesco dedalo?

L’idea del labirinto di Franco Maria Ricci

Franco Maria Ricci è senza dubbio una mente poliedrica e visionaria.

Nel 1965 fonda a Parma la FMR, una casa editrice che pubblica edizioni d’arte e letterarie di pregio. Di grande successo fu la rivista FMR, pubblicata per più di 20 anni in quattro lingue:
italiano, francese, inglese e spagnolo.

Svelando alcuni aneddoti autobiografici, Ricci spiega quali furono le coincidenze che lo portarono a diventare editore nel 1963, complice il “galeotto libro” di manzoniana memoria ovvero l’opera di Bodoni:

Franco Maria Ricci all’interno del Labirinto

“Occupandomi di grafica e di tipografia e abitando a Parma, l’incontro con l’opera di Bodoni fu inevitabile e fu un vero e proprio colpo di fulmine. All’inaugurazione del Museo Bodoniano ebbi l’occasione di vedere il Manuale Tipografico, e proprio in quell’occasione decisi di ristamparlo, intraprendendo così la carriera di editore”.

La passione per i labirinti

Il fascino per i labirinti, viene oltremodo rafforzato dalla frequentazione di personaggi come Borges, Calvino, Eco, con i quali Ricci ha avuto la fortuna di lavorare e che a suo dire, spesso hanno  impiegato, o addirittura inventato, labirinti per i loro racconti.

Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges oltre che collaboratore della casa editrice fu amico e al tempo stesso “vate” di Ricci, ispirandogli l’idea del visionario dedalo da entrambi vissuto come rappresentazione simbolica e ricca di fascino.

La forma a stella del labirinto nasce sulla scorta del labirinto romano con angoli retti e suddivisioni a quartiere, ma con l’ulteriore aggiunta di vicoli ciechi e biforcazioni. Il labirinto per quanto rimandi alle trame mitologiche di quello di Minosse si svuota dell’originale significato, offrendosi come percorso quasi liberatorio di ricerca e introspezione oltre che di svago.

Il bambù come scelta scenografica naturale

bambù labirinto del masone
percorso di bambù

Nel 2015 viene inaugurato il Labirinto del Masone, la materia prima utilizzata è il bambù circa 200.000 piante di 20 specie diverse.
Perchè mai questa scelta?  
Ricci spiega che sul retro della sua casa a Milano, c’è un giardinetto circondato da alte mura, un giorno, un esperto giardiniere giapponese, gli suggerì di piantarci un boschetto di bambù. 

Acquistò le piante presso un vivaio della Provenza, che ospita circa 200 specie diverse di bambù, la più grande piantagione in Europa. I bambù crebbero subito rigogliosi. Dall’esperimento prototipo milanese nacque la folgorazione di utilizzare la pianta di bambù per il Labirinto della Masone.

Ricci si innamorò di questa pianta al punto da definire la sua eleganza non meno classica e impeccabile di quella dei caratteri di Bodoni, un elogio non da poco per un estimatore del bello e dell’arte.

Il bambù ha diverse caratteristiche che lo rendono un interessante materia “architettonica” naturale, è una pianta sempreverde e di rapida crescita con un’elegante flessuosità. L’elevata fotosintesi ha il pregio di ridurre l’anidride carbonica restituendo ingenti quantità di ossigeno.

Museo, opere d’arte, gastronomia

opere d'arte Masone
opere d’arte all’interno del Labirinto della Masone

Lo scopo assunto dall’opera è quello di unire svago e cultura pertanto all’interno del labirinto è presente un Museo-Biblioteca dove sono esposti i  libri dell’editore e gli oggetti di tutta una vita da collezionista d’arte e di bibliofilo.

Un patrimonio culturale unico che va dalla grande scultura del ’600 a quella neoclassica, si possono ammirare nature morte con teschi e busti oltre che ritratti dell’epoca di Napoleone, sono inoltre presenti opere della pittura romantica e popolare dell’800 ed eleganze di epoca Déco.

Viene dato particolare valore all’eccellenza della gastronomia locale e nazionale con diversi spazi ristoro di alta qualità.

In conclusione, perchè vale la pena visitare il Labirinto della Masone?

  • Perchè il museo e la biblioteca sono un patrimonio culturale unico;
  • Per l’attenzione alla botanica;
  • Per l’alto valore dato all’eccellenza gastronomica locale e nazionale;
  • Perché è sede della casa editrice Franco Maria Ricci uno storico laboratorio di arti visive;
  • Per le iniziative e i vari eventi;
  • Per perdersi e ritrovarsi.

Sito dove trovare le informazioni e conoscere tutte le iniziative.

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