Featured Video Play Icon
Itinerari video

Castello Ricetto di Ghemme

Il Castello Ricetto di Ghemme si trova in bassa Valsesia in provincia di Novara in un contesto fatto da pendii soleggiati che hanno dato agio allo sviluppo di attività vinicole e alla produzione del vino autoctono “Ghemme Docg”. Ogni anno nel suo antico Castello Ricetto, ha luogo la “Festa Del Vino Di Ghemme“.

Le origini di Ghemme risalgono al Neolitico. Sulla collina a nord del centro abitato vi sono stati diversi ritrovamenti archeologici. Tuttavia la  sua storia è intimamente legata al castello ricetto e al suo borgo fortificato tra i meglio conservati del Piemonte.

Ghemme, l’atmosfera del luogo

particolare vaso fiorito

Lungo le strette strade e i vicoli si possono ammirare le case e le antiche cantine che fanno rivivere l’atmosfera dell’epoca.

Nella parte antica del castello ricetto di Ghemme si rimane colpiti dagli edifici, i muri sono formati da ciottoli posti a spina di pesce inframezzati da corsi di mattoni.

La struttura interna delle abitazioni presenta un piano inferiore, la cantina e un piano superiore che talvolta è dotato di camino sporgente verso l’esterno, nella parte più alta si trova quello che era il deposito dei grani.

All’interno del castello possiamo notare alcune finestre a sesto acuto, decorate esternamente con modanature o formelle in cotto. Al primo piano di alcune abitazioni sono visibili i caratteristici soffitti a cassettoni.
Alcune case di pregio avevano le pareti affrescate, uno degli affreschi più celebri è conservato presso i Musei Civici di Novara. (“Deposizione” del XV secolo)

La storia del castello Ricetto di Ghemme

stemma del castello

Con una superficie è di 12.000 mq è l’unico esempio in Piemonte di perimetro urbano fortificato complesso.

Il castello ricetto di Ghemme ebbe origine all’epoca delle lotte fra Guelfi e Ghibellini fu infatti edificato tra il XI ed il XV secolo.

Data la necessità degli abitanti di far fronte alle incursioni ed ai saccheggi dei Francesi e degli Spagnoli il castello ricetto di Ghemme divenne un rifugio per uomini ed animali e un luogo ove conservare le derrate alimentari (grani e vino).

castello ricetto di Ghemme

Il castello ricetto era circondato da un fossato, colmato nel XIX secolo, e da mura di cinta alte circa quattro metri, con merlatura alla ghibellina, ancora oggi parzialmente visibili su tre dei quattro lati.

L’accesso era possibile solamente da un ponte levatoio posto su un torrione (sull’attuale piazza Castello).

Il motivo della doppia definizione data al castello-ricetto di Ghemme è da attribuirsi al fatto che, a dispetto delle sue sembianze di ricetto, è di fatto un esteso castello fortificato, in quanto abitato e non usato esclusivamente a deposito di derrate.

Ghemme, un centro importante anche nel Medioevo

Nel 1467, fu ospite del Castello Ricetto, il Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, per trattare la Pace di Ghemme, accordo che pose fine alle ostilità fra il Ducato di Milano ed il Ducato di Savoia. Il territorio ghemmese era all’epoca sotto il dominio del Ducato di Milano, il fiume Sesia fungeva da confine naturale tre le due potenze.

Il vino di Ghemme

Per gli amanti del buon vino, una visita nei territori collinari del Novarese è d’obbligo.

Vino gia noto al tempo dei romani quello della città di Agamium (l’attuale Ghemme), per la sua pregiata qualità, nel corso del tempo ebbe illustri apprezzamenti:

dalla corte dei Visconti e degli Sforza a Milano, da Antonio Fogazzaro che nel primo capitolo di “Piccolo mondo antico”, del 1895, cita il “vin di Ghemme” come accompagnamento di un pranzo organizzato dalla marchesa Maironi, e da Mario Soldati, che nel suo racconto “L’albergo di Ghemme” decanta questo vino: “Il Ghemme: eccellente, prim’ordine”.

Curiosità su Ghemme

Dal 1994 fa parte delle “Città del vino” e dal 2002 delle “Città del miele“.
L’antica denominazione di Agamium, che deriva dal nome della popolazione di origine celtica, gli “Agamini”, ha avuto un’evoluzione nel tempo: Agamium – Agheme – Gheme – Ghemme.

Un gruppo di cittadiniha fondato l’“Associazione NOI DEL CASTELLO” nata con l’intento di valorizzare e, come dichiarato nel loro sito, “prendersi concretamente il compito di salvaguardare, valorizzare, tutelare e documentare tutto ciò che riguarda il nostro Castello“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *